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Wednesday, November 10, 2021

BIANCO E NERO A VENEZIA


                                                A spasso per Il Rialto

Questo è un Blog, che vira verso Venezia; semi di idee germogliati la scorsa settimana nella mia mente distrutta dal covid.
Per puro caso mi sono imbattuto in un articolo della RSA ( ( Royal Society of Arts) lo scorso fine settimana che affrontava il divario apparentemente inconciliabile tra un'educazione accademica e una creativa. Leggilo qui. È interessante e troverai la mia risposta nei commenti alla fine, dove spero che tu capisca il mio punto di vista.
Mi era stato chiesto di parlare a un forum al simposio di Fabriano Aquarello qualche giorno prima. Fu qui, come avrete letto, che mi scontrai con la supposizione che la grande importanza del gioco e della creatività nell'educazione dei bambini potesse essere sacrificata sull'altare del rigore accademico.
Ora, nei miei molti anni di lavoro con gli adulti; i molti anni in cui ho sentito l'espressione "non sono creativo"; questi sono stati un grido di battaglia per me per eliminare questa falsa credenza dalle menti delle persone. Un compito che è allo stesso tempo emotivo e illuminante nella sua esecuzione.
Potrei scrivere di molti esempi di questo fenomeno, ma eccone uno classico.......
Solo pochi anni fa, ho tenuto un workshop di fotografia creativa in una città del Regno Unito, dove uno dei partecipanti era il presidente di una certa National Photographic Society (gulp!)
Ma mi ha dato fastidio?..... Sì! Seduto lì compiaciuto con la fotocamera all'avanguardia in grembo attaccata al teleobiettivo più grande che abbia mai voluto vedere.
Comunque il progetto dell'ora di pranzo per i partecipanti era di uscire a cercare cose che chiedessero di essere fotografate.. MA senza portarsi dietro una macchina fotografica.
Quando sono tornato in studio mi stava aspettando in cima alle scale con quello sguardo, quello che dice 'Muori!'
Così mi sono buttato per primo 'Posso farti una domanda?'
Ha mormorato un sì,
"Quanti anni avevi quando ti è stato detto di crescere, di smettere di fare giochi infantili e di rimetterti in forma e studiare?"
Avevi sette anni?'
Era pronto per l'attacco ma all'improvviso il suo viso si sciolse e si dissolse in lacrime e singhiozzi profondi.
Ovviamente l'ho abbracciato e per farla breve, è saltato in tutti i miei giochi (anche dopo) del fine settimana e da allora siamo diventati buoni amici, e la sua fotografia ora riguarda le gioie della vita e la felicità.
Storie simili sono infinite.

Pensando alle città e da piangendo (alla loro bellezza in questo caso), vi farà piacere sapere che il mio prossimo workshop di fotografia è a Venezia, dall'1 al 5 febbraio; Imbolc, la festa celtica del ritorno della luce...Clicca qui per i dettagli
E puoi chiamarmi se vuoi parlarne +39 3283535358 (whatsapp)




O email, micermice@gmail.com

O con Clauida in Italiano  +39 351.5042828 (whatsapp)


Ciao for now,

Michael

 

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